Di solito quando preparo qualcosa in cucina amo seguire un rituale bel preciso, quasi tribale....
Noooo, cosa avete capito, mica gioco a freccette con la foto di Martha Stewart!
E neanche punzecchio di spilli la bambolina raffigurante Nigella Lawson!!!
Piuttosto mi piace avere sul piano di lavoro, davanti a me, tutti gli ingredienti debitamente pesati fino all'ultimo gramm, gli strumenti di lavoro e nulla più!
Al massimo un foglino di carta con gli appunti schematizzati. Stop.
Tutto il resto via! Sciò!
Certo, ci sono preparazioni che richiedono una mis en place molto accurata, altre molto semplici, ma il concetto non cambia: massimo dell'ordine e massimo della pulizia....dice...
Ma poi capita sempre che ti trovi davanti qualcosa che ti da noia.
L'altro giorno, ad esempio, stavo rifacendo queste campagnole quando mi sono accorto che c'era una caffettiera davanti a me.
Vabbe'... capita. Mi era sfuggita.
La prendo per toglierla e ....azzz! Ma è semipiena!
Chi è che si è fatto il caffé nella macchinetta da 3???
Stavo per eliminare il contenuto quando l'occhio mi va sul foglino di cui sopra: 40 g di acqua.
...
....uhmmmm
.....
....ma se.....
Vediamo un po' quanto caffé è rimasto....?
Toh! Giusto 40 grammi!!! Sapete che vi dico? Io lo metto nell'impasto al posto dell'acqua, anzi, prima di metterlo ci aggiungo pure due cucchiaini di caffé liofilizzato, così rafforzo l'aroma!
E fu così che sono nate le Campagnole al Caffè dello Ziopiero!!!
E' un biscotto particolare, ve lo consiglio.
La ricetta iniziale (quella senza caffé) l'ho presa da Simona.
Poi le ho riprodotte e pubblicate qui.
Ve la riporto per comodità:
Ingredienti
170 g farina 00
150 g farina di riso
90 g burro
110 g zucchero
1 uovo
40 g caffé espresso + 2 cucchiani di caffé liofilizzato
Zeste arancia (queste le ho aggiunte io)
7 g lievito per torte salate
Sale
Unite le farine e mescolatele con il burro fino ad ottenere tante bricioline.
Aggiungete poi lo zucchero e infine tutto il resto, fino ad ottenere una pasta liscia e omogenea.
Fate riposare l'impasto in frigorifero almeno un'oretta.
Formate i biscotti.
Forno a 180° per 15-20 minuti, il tempo dipende da come vi piacciono i biscotti: se preferite la friabilità alla croccantezza, allora 15' vanno bene.
Ricordatevi che i biscotti vanno sempre tirati fuori dal forno ancora morbidi e fatti freddare su una gratella ;)
Dal giorno dopo saranno ancora più buoni! :)))
Si conservano anche un mese in una scatola di latta, ma son sicuro che il giorno non ci saranno più neanche le bricioline!!!
:))))
...e oggi vi voglio salutare con una foto di una farfalla, scattata lo scorso anno.
Fotografare le farfalle non sempre riesce bene. Occorre aspettare che si fermino, avvicinarsi molto, trovare le luci, mettere a fuoco...e quelle son già che belle e volate.
Questa in particolare mi ha fato penare non poco: l'ho inseguita inutilmente tra i fiori fin quando ho capito che avrei dovuto cambiar tattica: non dovevo inseguirla, ma dovevo aspettarla. Si, aspettarla. Doveva venire lei da me.
E così mi son messo pazientemente vicino a questi fiori, ho fatto un paio di scatti a vuoto per capire meglio le luci; ho impostato la reflex e poi ho aspettato, tranquillo, sicuro che sarebbe arrivata, la curiosona...
..e infatti....
Zacchete! Presa!
In fondo, anche questo è stato un rituale!
Ciao e alla Prossima.
Lo Ziopiero
Noooo, cosa avete capito, mica gioco a freccette con la foto di Martha Stewart!
E neanche punzecchio di spilli la bambolina raffigurante Nigella Lawson!!!
Piuttosto mi piace avere sul piano di lavoro, davanti a me, tutti gli ingredienti debitamente pesati fino all'ultimo gramm, gli strumenti di lavoro e nulla più!
Al massimo un foglino di carta con gli appunti schematizzati. Stop.
Tutto il resto via! Sciò!
Certo, ci sono preparazioni che richiedono una mis en place molto accurata, altre molto semplici, ma il concetto non cambia: massimo dell'ordine e massimo della pulizia....dice...
Ma poi capita sempre che ti trovi davanti qualcosa che ti da noia.
L'altro giorno, ad esempio, stavo rifacendo queste campagnole quando mi sono accorto che c'era una caffettiera davanti a me.
Vabbe'... capita. Mi era sfuggita.
La prendo per toglierla e ....azzz! Ma è semipiena!
Chi è che si è fatto il caffé nella macchinetta da 3???
Stavo per eliminare il contenuto quando l'occhio mi va sul foglino di cui sopra: 40 g di acqua.
...
....uhmmmm
.....
....ma se.....
Vediamo un po' quanto caffé è rimasto....?
Toh! Giusto 40 grammi!!! Sapete che vi dico? Io lo metto nell'impasto al posto dell'acqua, anzi, prima di metterlo ci aggiungo pure due cucchiaini di caffé liofilizzato, così rafforzo l'aroma!
E fu così che sono nate le Campagnole al Caffè dello Ziopiero!!!
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(Fai click sulla foto per ingrandirla) |
E' un biscotto particolare, ve lo consiglio.
La ricetta iniziale (quella senza caffé) l'ho presa da Simona.
Poi le ho riprodotte e pubblicate qui.
Ve la riporto per comodità:
Ingredienti
170 g farina 00
150 g farina di riso
90 g burro
110 g zucchero
1 uovo
40 g caffé espresso + 2 cucchiani di caffé liofilizzato
Zeste arancia (queste le ho aggiunte io)
7 g lievito per torte salate
Sale
Unite le farine e mescolatele con il burro fino ad ottenere tante bricioline.
Aggiungete poi lo zucchero e infine tutto il resto, fino ad ottenere una pasta liscia e omogenea.
Fate riposare l'impasto in frigorifero almeno un'oretta.
Formate i biscotti.
Forno a 180° per 15-20 minuti, il tempo dipende da come vi piacciono i biscotti: se preferite la friabilità alla croccantezza, allora 15' vanno bene.
Ricordatevi che i biscotti vanno sempre tirati fuori dal forno ancora morbidi e fatti freddare su una gratella ;)
Dal giorno dopo saranno ancora più buoni! :)))
Si conservano anche un mese in una scatola di latta, ma son sicuro che il giorno non ci saranno più neanche le bricioline!!!
:))))
...e oggi vi voglio salutare con una foto di una farfalla, scattata lo scorso anno.
Fotografare le farfalle non sempre riesce bene. Occorre aspettare che si fermino, avvicinarsi molto, trovare le luci, mettere a fuoco...e quelle son già che belle e volate.
Questa in particolare mi ha fato penare non poco: l'ho inseguita inutilmente tra i fiori fin quando ho capito che avrei dovuto cambiar tattica: non dovevo inseguirla, ma dovevo aspettarla. Si, aspettarla. Doveva venire lei da me.
E così mi son messo pazientemente vicino a questi fiori, ho fatto un paio di scatti a vuoto per capire meglio le luci; ho impostato la reflex e poi ho aspettato, tranquillo, sicuro che sarebbe arrivata, la curiosona...
..e infatti....
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(Fai click sulla foto per ingrandirla) |
Zacchete! Presa!
In fondo, anche questo è stato un rituale!
Ciao e alla Prossima.
Lo Ziopiero