Piero, ce l'hai lo sponza friseddhe?
????
Sì, lo sponza frise, sai? Quel coso che prima ci ficchi dentro le frise e poi le passi supra a sponzare!
In un bi e un ba gugglo "sponza" e il sistema mi propone subito "sponza frise" con anche tutta una serie di immagini a corredo (per fortuna avevo il pc acceso davanti)
Ma veramente no, anzi fino a due secondi fa non ne conoscevo neanche l'esistenza, nonostante abbia mezzo sangue leccese...
E fu così che mi arrivò un pacco:
Mittente: FrammentAria, alias Tamara, alias ZiaTam, alias la tarantolata dei ciciri e tria!
Noooo, non ci potevo credere!
Dentro c'era tutto l'occorrente per l'uso: sponza frise, frise e olio (oltre a tante altre leccornie salentine!).
Sono rimasto a bocca aperta fino a farmi venire i crampi!!!
Sapete che queste cose mi commuovono...
E quale miglior risposta a questo ricchissimo dono?
Il tempo di riprendermi e subito avevo apparecchiato per l'occasione:
Come potete vedere anche voi, lo sponza frise consiste in un piatto fondo di coccio con sopra un altro piatto a forma di mezzaluna e con dei piccoli buchi (in realtà non visibili in foto ma ci sono!).
La frisa va prima messa a bagno nel piatto di sotto e poi, dopo 4-5 secondi che si è bella imbevuta d'acqua, va adagiata su quello di sopra a sponzare, cioè a sgocciolare.
E poi?
E poi il piatto leccese per eccellenza: con i pomodorini.
Questi vanno rigorosamente spiaccicati sopra, così:
Io ci ho aggiunto mozzarella di bufala (rigorosamente spezzata con le mani, anche perché - ricordatevi - le vere mozzarelle di bufala quasi non si riescono a tagliare col coltello...) e alcune foglie di basilico (che quest'anno si è degnato di fiorire all'impazzata sul mio balcone!)
Quindi abbondante olio...
...fino a farle quasi galleggiare!
(prego notare il colore dell'olio....)
Che ve ne pare?
Questo piatto mi ha accompagnato per tutta l'estate...
Per chi volesse farsi le friselle a casa, consiglio questa ricetta, alla quale potete applicare varianti tipo la farina di grano duro rimacinata, la farina di farro, l'aggiunta di peperoncino e via dicendo.
Certo le friselle di Tamara provenivano da un forno speciale ed erano cotte a legna. Non è facile trovarle così buone al di fuori di alcuni paesi salentini.
Ve lo dico subito: diffidate di quelle che si trovano nei supermercati: quelle non sono vere friselle, non hanno nulla a che vedere con i veri sapori.
Per chi poi volesse saperne di più, suggerisco questo simaptico articolo di Massimo Vaglio
E ora, siete pronte anche voi a sponzare?
Ciao e alla Prossima.
Lo Ziopiero
p.s. Ahhhh, Tamara Tamara, che me faci passari co 'ste friseddhe!!! :))))
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Sì, lo sponza frise, sai? Quel coso che prima ci ficchi dentro le frise e poi le passi supra a sponzare!
In un bi e un ba gugglo "sponza" e il sistema mi propone subito "sponza frise" con anche tutta una serie di immagini a corredo (per fortuna avevo il pc acceso davanti)
Ma veramente no, anzi fino a due secondi fa non ne conoscevo neanche l'esistenza, nonostante abbia mezzo sangue leccese...
E fu così che mi arrivò un pacco:
Mittente: FrammentAria, alias Tamara, alias ZiaTam, alias la tarantolata dei ciciri e tria!
Noooo, non ci potevo credere!
Dentro c'era tutto l'occorrente per l'uso: sponza frise, frise e olio (oltre a tante altre leccornie salentine!).
Sono rimasto a bocca aperta fino a farmi venire i crampi!!!
Sapete che queste cose mi commuovono...
E quale miglior risposta a questo ricchissimo dono?
Il tempo di riprendermi e subito avevo apparecchiato per l'occasione:
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Come potete vedere anche voi, lo sponza frise consiste in un piatto fondo di coccio con sopra un altro piatto a forma di mezzaluna e con dei piccoli buchi (in realtà non visibili in foto ma ci sono!).
La frisa va prima messa a bagno nel piatto di sotto e poi, dopo 4-5 secondi che si è bella imbevuta d'acqua, va adagiata su quello di sopra a sponzare, cioè a sgocciolare.
E poi?
E poi il piatto leccese per eccellenza: con i pomodorini.
Questi vanno rigorosamente spiaccicati sopra, così:
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Io ci ho aggiunto mozzarella di bufala (rigorosamente spezzata con le mani, anche perché - ricordatevi - le vere mozzarelle di bufala quasi non si riescono a tagliare col coltello...) e alcune foglie di basilico (che quest'anno si è degnato di fiorire all'impazzata sul mio balcone!)
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Che ve ne pare?
Questo piatto mi ha accompagnato per tutta l'estate...
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Per chi volesse farsi le friselle a casa, consiglio questa ricetta, alla quale potete applicare varianti tipo la farina di grano duro rimacinata, la farina di farro, l'aggiunta di peperoncino e via dicendo.
Certo le friselle di Tamara provenivano da un forno speciale ed erano cotte a legna. Non è facile trovarle così buone al di fuori di alcuni paesi salentini.
Ve lo dico subito: diffidate di quelle che si trovano nei supermercati: quelle non sono vere friselle, non hanno nulla a che vedere con i veri sapori.
Per chi poi volesse saperne di più, suggerisco questo simaptico articolo di Massimo Vaglio
E ora, siete pronte anche voi a sponzare?
Ciao e alla Prossima.
Lo Ziopiero
p.s. Ahhhh, Tamara Tamara, che me faci passari co 'ste friseddhe!!! :))))