Continuiamo il nostro viaggio a Budapest (qui la prima parte)
Quarto giorno
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Budapest - Itinerario Quarto Giorno |
Molti di noi, forse per cultura o forse per scaramanzia, non li amano, ma vi posso assicurare che spesso in questi luoghi si trovano delle vere e proprie opere d'arte.
A Roma abbiamo un cimitero che addirittura porta il nome di Monumentale, ed è un vero patrimonio architettonico, con tanto di gite organizzate.
Per non parlare poi del Cimitero Acattolico, altro gioiello poco conosciuto ai più e dove spesso vado a fotografare.
Anche Budapest ha il suo bel Cimitero monumentale, definito uno dei più belli d'Europa.
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Budapest - Cimitero Kerepesi |
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Budapest - Cimitero Kerepesi |
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Budapest - Cimitero Kerepesi |
Peccato solo per la pioggia, che non ci ha dato tregua per quasi tutto il giorno, anche durante la visita al Cimitero Kerepesi.
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Budapest - Cimitero Kerepesi |
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Budapest - Cimitero Kerepesi |
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Budapest - Cimitero Kerepesi |
Dopo aver girovagato tra vicoli e piazze, siamo entrati nella Sinagoga Dohany, nota anche come Sinagoga Grande, luogo molto rappresentativo, suggestivo e ricco di significati.
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Budapest - Sinagoga Grande |
Consiglio la visita guidata, che fornisce molte informazioni sul posto e sulle abitudini in generale.
Per esempio abbiamo appreso che l'organo, qui presente, nelle Sinagoghe è una vera rarità in quanto suonarlo è considerato un mestiere e il giorno delle funzioni la religione ebraica impone il divieto assoluto di lavorare.
Abbiamo anche imparato che all'interno delle Sinagoghe non si trovano immagini o icone.
Uscendo poi nel cortile troviamo il Cimitero, con il suggestivo Albero della Vita, un salice piangente in argento, opera di Imre Varga, sulle cui foglie sono incisi i nomi di persone morte.
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Budapest - Albero della Vita |
Molto suggestivo.
Altra cosa che abbiamo imparato è che sulle tombe ebraiche non ci sono fiori ma sassi.
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Budapest - Tombe Ebraiche |
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Budapest - Tombe Ebraiche |
Usciti dalla Sinagoga Grande abbiamo continuato il giro per il quartiere, visitando anche la Rumbach Sinagoga e pranzato al Vintage Café (Dob utca, 21), altro posto delizioso
Il pomeriggio, causa diluvio, non siamo usciti, ma ci siamo deliziati nella SPA dell'albergo e poi cena al Kheiron Restaurant: anche questo un posto che mi sento di consigliarvi. Prezzi contenuti! ;)
Quinto giorno
Nella notte tuoni, fulmini e saette si sono scatenati fino ad esaurirsi, così la mattina ci svegliamo con un bel sole e poche nuvole.
È il giorno del rientro, ma avendo fissato il volo di pomeriggio, avevamo tutta la mattinata a disposizione.
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Budapest - Itinerario Quinto Giorno |
Usciti dall'albergo siamo andati a vedere il Parlamento, certamente il palazzo più rappresentativo di Budapest. Classico esempio di architettura neo gotica.
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Budapest - Il Parlamento |
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Budapest - Il Parlamento |
La visita all'interno l'abbiamo saltata, nonostante valesse la pena: per farla per bene ci sarebbero volute 3-4 ore, ma il quinto giorno prevedeva delle visite molto particolari alle quali non volevo rinunciare.
L'ultima giornata, infatti, l'ho voluta dedicare "alla memoria", cioè alla visita di quei particolari luoghi che rappresentano e conservano la storia ungherese dal 1944 al 1989.
In questo periodo l'Ungheria subì prima l'occupazione da parte dei nazisti (dicembre 1944), poi la "finta" liberazione da parte dei sovietici (febbraio 1945), che in realtà sottoposero la popolazione a supplizi e torture inenarrabili, fino alla definitiva liberazione, avvenuta pochi decenni fa (1989).
Si inizia da Szabadsag ter, Piazza della Libertà, vicino all'albergo.
Questa piazza, edificata nel 1886 all'indomani della demolizione delle caserme Asburgiche, è sicuramente una delle più imponenti della città, circondata da magnifici palazzi, tra cui la Banca Nazionale Ungherese e l'ambasciata degli Stati Uniti.
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Budapest - Banca Nazionale |
Lungo il marciapiede del lato sud della piazza si trovano raccolte testimonianze simboliche relative al periodo dell'occupazione:
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Budapest - Banca Nazionale |
Da qui ci si dirige verso il Danubio, sulla riva che costeggia il Parlamento.
All'inizio quasi non si notano, poi improvvisamente vi appariranno come d'incanto sotto i vostri occhi, come se fossero state abbandonate lì poco prima.
Sono 60 paia di scarpe di bronzo arrugginito, ma sembrano vere.
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Budapest - Scarpe della Memoria |
In realtà rappresentano uno dei tanti momenti tristi di questa nazione, che nel 2005 lo scultore Gyula Pauer ha voluto simboleggiare in maniera molto significativa e con un tono a dir poco inquietante.
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Budapest - Scarpe della Memoria |
È il memoriale dell'eccidio ebraico avvenuta per mano delle Croci Frecciate, la milizia che collaborava con i nazisti, che ad un certo punto decise di accelerare i tempi assassinando i deportati direttamente in città.
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Budapest - Scarpe della Memoria |
Fu proprio qui, su questa riva, che si compiva l'estremo, terribile atto: legati a gruppi di due, spalle contro spalle, i deportati subivano l'ultima atroce umiliazione, dopo esser stati privati dei loro beni, primo tra tutti la libertà. E per ultimo le scarpe.
In bilico sul bordo del marciapiede sopra il fiume, con un colpo di pistola alla testa veniva uccisa la prima vittima.
La coppia cadeva, legata, in acqua e il peso inerme del cadavere si trascinava a fondo la seconda vittima, che moriva per annegamento.
Nessuno veniva risparmiato.
Donne, anziani, bambini.
Nessuno.
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Budapest - Scarpe della Memoria |
L'ultima tappa significativa è alla Casa del Terrore, il museo testimone dei tragici effetti dei due regimi dittatoriali, nazista prima e comunista dopo, che come abbiamo detto oppressero l'Ungheria dal 1944 fino alla sua definitiva liberazione, 1989.
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Budapest - Casa del Terrore |
L'ambientazione e l'atmosfera creata al suo interno, luci, musiche e ambientazioni, ha il preciso scopo di trasferire al visitatore l'angoscia della vita vissuta durante questo atroce periodo.
Celle, strumenti di tortura, testimonianze scritte e filmate, oggetti, fotografie...tutto altamente evocativo, anzi oserei dire vivo!
Ho trovato questa visita molto toccante, ma anche molto istruttiva.
Una testimonianza palpitante di cosa siano stati capace di fare gli uomini ad altri uomini.
Forse qualcuno potrebbe trovare esagerata questa forma di rappresentazione, ma personalmente ritengo che bisogna avere il coraggio di testimoniare queste (come altre) atrocità nella maniera più veritiera possibile e qui, in questo museo, quasi ti sembra di respirare la stessa atmosfera, pur consapevole che la nostra immaginazione non potrà mai arrivare a provare quanto hanno provato i nostri simili, molto più sfortunati di noi.
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Budapest - Casa del Terrore (muro esterno) |
Questa è stata l'ultima tappa del viaggio.
Spero che il racconto vi abbia incuriosito e le foto vi siano piaciute.
Come sempre questi post servono a entrambi: a voi come punto di partenza per eventuali viaggi e a me come album di ricordi.
La prima parte del viaggio la trovate qui.
Vi saluto con un ultima foto
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Budapest - San Mattia e Bastioni dei Pescatori |
Ciao e alla Prossima
Lo Ziopiero