Tempo fa (oddio forse è gia passato un anno!) mi trovavo su una panchina aspettando l'arrivo di un amico.
L'amico stava attardando così, per ingannare l'attesa....
Già, l'attesa...ve la ricordate?
Quell'ansioso far niente in attesa (appunto) che qualcosa avvenga...
E nel frattempo si cercava di ingannarla...
Di solito si iniziava sempre passeggiando su e giù lungo il marciapiede, giocando a non calpestare le linee formate dalle crepe (oltre a qualcos'altro)...
Poi ci si fermava e si iniziava a guardare le persone che ti transitavano davanti: quella col cappotto rosso, quello che legge il giornale, quei due che litigano animatamente...
Se l'attesa si prolungava si passava all'analisi, fantasiosa, dei soggetti che avevamo a disposizione....
Che mestiere farà? Sarà ricco? Sposato? Dallo sguardo sembra un poco di buono....
E iniziavamo a perderci in un dedalo di pensieri mentre il tempo dell'attesa scorreva...anche piacevolmente, cullandoci in un dolce far niente...
E adesso?
Forse non sappiamo più cos'è l'attesa....
O, meglio, la inganniamo talmente bene che non siamo più capaci né di passeggiare, né di analizzare, né di fantasticare come facevamo prima...
E cosa facciamo?
Appena si prospettano 3 secondi di attesa ecco che mettiamo subito mano al nostro supertecnologico smartphone e iniziamo a spippolare....
Vediamo chi mi ha scritto, controlliamo il blog, ultime notizie da internet, news, immagini, selfie, un altro selfie, un altro ancora... feisbuc, uozzapp, tuitter, mi trovo qui, sono stato là....guarda su, commenta giù....
E così, in pochi anni, abbiamo perso il gusto dell'attesa, del dolce far niente, dell'osservare il mondo intorno a noi (vabbe', ormai è un mondo di uozzappisti e feisbuchisti ma sempre un mondo da osservare è!)
E tu? Cosa hai fatto quel giorno per ingannare l'attesa....? Non hai uozzappato con nessuno, non hai detto all'intero gruppo di amici quanto eri contento di stare su una panchina di un ospedale aspettando l'uscita di un amico...?
No, non l'ho fatto.
Mi sono messo, invece, ad osservare gli uccelli intorno a me.
In particolare una coppia di piccioni...
Sarà stata una coppia?
Sì, era una coppia.
Erano chiaramente un Lui e una Lei.
Lui la corteggiava, girandole amorevolmente intorno secondo un consolidato e ancestrale rituale.
Lei...be' diciamo che ci stava ancestralmente! Penso di poterlo affermare senza essere un ornitologo.
A questo punto, però, non ho resistito.
Anche io ho tirato fuori il mio supertelefonino tecnologico, dopo circa un quarto d'ora ho capito come funzionava la telecamera e ho inziato a filmarli.
Mi spiace solo che il filmato sia venuto un po' mosso (l'emozione, sapete no?)
:))))))
Ed ora, accomodatevi e godetevi questi intimi attimi di attesa.
Ne vedrete delle belle!!!!
Ah, accendete gli altoparlati prima di fare play! ;)
:))))
Passiamo ora alla ricetta.
Era tanto che non pubblicavo un pane.
Sarà che ne ho pubblicati tanti, sarà che lo faccio praticamente tutte le settimane per cui è inserito nella cose di routine e di banale normalità, ma sta di fatto che questo pane non è affatto banale!
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Il procedimento prevede sia un prefermento sia un'autolisi, ma la cosa non deve preoccuparvi: non vi porterà via tempo! ;)
Se lo volete gustare all'ora di pranzo, seguite questo schema:
La sera:
Prefermento:
50g di lievito madre o licoli
200g di acqua
200g di farina manitoba
- Mescolate tutto insieme.
Autolisi:
200g acqua
200g mix di farina a vostra scelta (ho messo kamut, farro bianco, enkir, tutte rigorosamente macinate a pietra)
- Mescolate acqua e farine, coprite e andate a dormire.
- Unite i due impasti e aggiungete 100g di altro mix di farine e 10g di sale
- Impastate fino ad incordare
- Formate due filoncini e adagiateli in due stampi da plume cake
- Fate lievitare fino a quando triplicano
- Accendete il forno a 240°
- Rovesciate i due filoncini su una teglia di ferro, facendo molta attenzione a non far sgonfiare l'impasto
- Iniziate la cottura posizionando la teglia sulla base del forno
- Dopo una decina di minuti portate la temperatura a 220° e spostate la teglia al primo piano del forno
- Dopo altri 10 minuti abbassate ancora la temperatura a 190° fino a cottura ultimata.
Unica difficoltà la potreste incontrare qundo andate a rovesciare i due filoncini.
Se volete vedere meglio come fare, guardatevi questo filmato:
E adesso godetevi questo pane, sano, semplice e profumato....
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Ciao e alla Prossima e.... mi raccomando:
NON MANCATE AL CORSO DELLO ZIOPIERO!!!!
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Lo Ziopiero
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